04/06/2025

In data 16 maggio è stato firmato il decreto che introduce importanti modifiche alla disciplina per l’incentivazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e delle configurazioni di autoconsumo. 

Tra gli aggiornamenti più importanti: 

 
  • incentivi alle comunità energetiche nei Comuni fino a 50.000 abitanti
  • possibilità di richiedere un anticipo del 30% sul contributo totale del 40% assegnato
  • cumulabilità con altri incentivi
  • termini più elastici per concludere i lavori
  • retroattività delle nuove regole più permissive.

Le CER sono nate nel 2019 con il DL 162/2019 e hanno trovato nuovo slancio con il recepimento della Direttiva Europea RED II nel 2021 (DLgs 199/2021). Lo Stato ha destinato 5,7 miliardi di euro a due misure chiave:
 
  • una tariffa incentivata per 20 anni sull’energia prodotta e condivisa su tutto il territorio nazionale;
  • un contributo a fondo perduto fino al 40% per gli impianti realizzati nei Comuni con meno di 50.000 abitanti.

Queste modifiche rendono ancora più conveniente e veloce realizzare progetti di energia condivisa, contribuendo concretamente agli obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale.


Comunità energetiche rinnovabili: cosa cambia con l'ultimo aggiornamento normativo?
 

Le principali novità introdotte dal decreto del 19 maggio 2025:
 
  • Estensione dei beneficiari: una delle novità più rilevanti riguarda l'estensione dell'accesso agli incentivi ai Comuni con popolazione fino a 50.000 abitanti (prima il limite era di 5.000). Questo ampliamento demografico consente a moltissimi territori urbani di medie dimensioni di costituire e finanziare una CER.
  • Anticipo del contributo a fondo perduto (40%): il nuovo decreto prevede la possibilità di ottenere un anticipo fino al 30% del contributo, contro il precedente limite del 10%. Una misura pensata per agevolare la liquidità e l'avvio dei progetti.
  • Tempi più flessibili: i progetti dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026, ma gli impianti potranno entrare in esercizio entro 24 mesi dalla conclusione dei lavori, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027. 
  • Cumulabilità degli incentivi: i nuovi incentivi saranno pienamente cumulabili con altre agevolazioni, senza decurtazioni. 
  • Retroattività: le nuove regole si applicano anche alle domande già presentate, garantendo così benefici immediati anche ai progetti già avviati ma ancora in fase autorizzativa o realizzativa.


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